Basta domande.

Profumare l'asfalto di dolci margherite, avrebbe reso il mio cammino più semplice?

I petali avrebbero attutito le numerose cadute che ho fatto in così poco tempo?

Osservo questa strada, dove mai può portare? E soprattutto mi chiedo, perchè mi trovo qui?

I rami a contrasto col cielo, formamo una complicata trama di pensieri.

Chissà se han scielto loro la forma del proprio tronco, il colore delle loro foglie, e la loro altezza.

Chissà se son contenti d'essere un pino , sul bordo di un autostrata, o un cespuglio del bosco.

La mia prof. di religione, spesso mi ha chiesto di farmi domande sul "perchè siamo qui" "cos'è la vita" o "qual'è il senso della vita". Ma mai mi son data una risposta.

Solo un giorno, fece una domanda a me comprensibile. "Cos'è il tempo?"

A questa domanda, mi venne in mente una poesia. La mia preferita.

Tempo, dov'è che lasci le tue orme?

Aimè, m'inganno. Tu voli, rotoli e corri.

Tempo sei tu che resti, son io che me ne vado.  

Pornograficamente parlando.

Chi è che decide, se un disegno possa essere giudicato come "pornografico"? 

Chi può avvalersi di questo giudizio così forte e crudo, nei confronti di un artista, come Egon Schiele?

Chi, se non una società falsa e intimamente perversa, come quella odierna?

L'arte non è volgrare. Il volgrare, sta solo ed esclusivamente negl'occhi di chi la guarda. 

Aspetto ancora un cambiamento, da questo torpore inesorabile. 

Svegliate, aprite le vostre menti. Accogliete l'arte, ancora una volta. Ancora per sempre. Un mondo mostruosamente banale, non lo vuole nessuno. Almeno spero.